Sant’Angelo in Pontano è un piccolo centro che si innalza su un’altura a 473 m. tra la valle del Fiume Ete morto e la Valle del Tenna, in bella posizione panoramica, di strategica importanza in quanto collegamento tra la provincia maceratese e quella fermana.
Come già fu scritto nel 1650, la sua posizione elevata dà la possibilità di scoprire tutta la marca, le sue città, le sue terre e i suoi castelli e verso oriente si scopre gran parte del mare.
Intorno alla metà del sec. XI furono costruite le mura e Sant’Angelo assunse l’aspetto di castello che ancora oggi conserva.
Del periodo medievale conserva tratti delle mura castellane ma sono scomparse le porte di accesso alla città.
E’ patria del Taumaturgo San Nicola che ivi nacque nel 1245. Della casa natale di S. Nicola restano soltanto le fondamenta sopra le quali è stato realizzato un piccolo giardino con la statua in bronzo dedicata al santo. In fondo alla piazza principale, poco visibile, s’innalza la chiesa collegiata intitolata a San Salvatore, romanica, eretta nel sec. XII. In alto, in un piazzale panoramico, sorge il Convento degli Agostiniani con la chiesa di San Nicola, costruita nella seconda metà del sec. XV sulla preesistente chiesa dedicata a Sant’Agostino e ristrutturata alla fine del ‘700. Ancora oggi il Paese di Sant’Angelo in Pontano conserva vive le tradizioni culturali, sociali ed enogastronomiche ereditate dal suo passato e fa vanto della rigogliosità e della bellezza delle sue colline.