Le origini della formazione del primo nucleo urbano vanno ricercate tra il VII ed il IX secolo, quando i monaci benedettini si insediarono nel nostro territorio costruendo la loro abbazia. Attorno al monastero si coagularono gli interessi della popolazione del luogo e nacquero i primi commerci. Si sviluppò così l’artigianato e progredì l’agricoltura.
Il primo nucleo urbano si costituì sul colle attiguo al monastero e divenne un vero e proprio borgo fortificato (castello), dotandosi di mura di cinta con torrioni e di una possente rocca con cortina scarpata, costruita su un terrapieno nella parte più elevata.
La parte medioevale del borgo conserva tuttora la pianta urbanistica originale con viuzze interne, archi d’accesso, mura castellane e torrioni privi di merlature.
Nella parte più elevata si ergeva la rocca, di cui rimangono resti abbastanza leggibili, sotto la quale si apre la caratteristica piazza “Padella”, dove si affaccia il severo Palazzo della Rovere, sede attuale del Museo Archeologico del Territorio di Suasa e del teatro comunale Mario Tiberini, il cinquecentesco Palazzo Amatori e quello dei principi romani Ruspoli.
La rocca, delimitata da una cinta muraria, aveva e ha tuttora 3 porte di accesso: la Porta Nord, che si affaccia sulla strada per Montalfoglio, la Porta Ovest, detta “della Madonna del Carmine”, situata nei pressi dell’omonima Chiesa in via Garibaldi e quella ad est, detta “Marina” perché rivolta verso il mare.