Giorgiomaria Cornelio, talentuoso poeta contemporaneo che ha frequentato prima del terremoto per diversi anni Ussita, realizzerà una residenza nei luoghi ussitani per scrivere un ritratto poetico del territorio, sanandolo immaginativamente attraverso la scrittura, proponendo la letteratura come viva risorsa di riedificazione del paesaggio.

Dopo la residenza artistica durata alcuni giorni, il poeta Giorgiomaria Cornelio, che ha vissuto per diversi anni a Calcara di Ussita (luogo natio del poeta-pastore Giuseppe Rosi) prima del terremoto, scriverà un ritratto poetico del territorio, sanando immaginativamente, attraverso la scrittura, l’immagine ferita di Ussita, proponendo la letteratura come viva risorsa di riedificazione del paesaggio. I suoi scritti confluiranno in una pubblicazione corredata da foto che verrà lasciata al Comune di Ussita e presentata ai cittadini. L’evento pomeridiano sarà l’occasione di proporre al pubblico versi poetici che ancora una volta nascono grazie alla frequentazione di un luogo per raccontarne l’unicità.

Al parco giochi ci sarà un pomeriggio dedicato ai bambini che saranno coinvolti in uno speciale laboratorio con protagonista la natura e gli animali che verranno chiamati per nome e raccontati nella loro unicità. Grazie all’ Associazione Occhio Nascosto dei Sibillini verranno realizzati dei divertenti laboratori creativi che valorizzano tematiche ambientali. Per valorizzare l’equilibrio tra uomo e natura che si fonda sul rispetto, verrà proposta una merenda pane e miele offerta dal Consorzio Apistico Maceratese, grazie al lavoro delle api che si cibano di fiori presenti sui vicini Monti Sibillini.

In un pomeriggio, grazie al coinvolgimento di uno storico, cui è affidato il compito di analizzare l’origine della poesia dei pastori-poeti, di alcune associazioni culturali del territorio si valorizzeranno le esperienze individuali e collettive degli abitanti della montagna che, grazie al valore della parola che è testimonianza viva e catartica, stanno continuando il loro percorso di cittadinanza e forse anche di “restanza”. Nel corso del pomeriggio verranno lette alcune poesie del poeta Rodolfo Settimi di origini ussitane che, pur lontano, ha ricordato sempre Ussita nei suoi scritti, contribuendo a far conoscere il paese a Roma dove risiede e nell’intera nazione.