Situato nella valle del torrente Monocchia, a metà tra mare e monti, Appignano presenta un nucleo medievale ben conservato e cinto dall’antica cerchia muraria. Centro agricolo ed industriale, il paese è noto per l’artigianato della ceramica, prodotta da più di 500 anni, e per la produzione e la vendita di mobili. Le prime attestazioni storiche risalgono all’epoca romana. In seguito il borgo è entrato a far parte dello Stato Pontificio, per poi convergere nel Regno d’Italia nella seconda metà del XIX secolo.
Nella vita devozionale di Appignano il culto della Madonna ha sempre assunto un ruolo privilegiato, trovando vivace espressione nella costituzione di piccole cappelle o edicole denominate “figure” e proprio la vicenda di una di queste si pone all’origine di un importante edificio della città: la Chiesa di S. Maria dell’Addolorata che rappresenta idealmente il santuario del paese.
Tra le bellezze architettoniche è da menzionare il Convento di Forano (intorno al 1215 San Francesco giunse proprio nella selva di Forano e qui si fermò a lungo); la Chiesa di San Giovanni Battista, a pianta longitudinale con navata unica, importante portale in pietra e campanile gotico; il Palazzo Comunale, costruito nel 1790 e che presenta una facciata con tre archi e due nicchie che danno accesso ad un porticato a crociera. Al suo interno è possibile visitare una mostra permanente della ceramica della tradizione locale e opere moderne in ceramica.