Arroccata su un colle a 235m dal livello dal mare, Cartoceto è il capoluogo capofila dell’unica DOP olearia delle Marche e uno dei comuni soci fondatori del vicino Museo del Balì, uno dei primi 6 musei della scienza italiani. Ai piedi delle mura storiche si apre Piazza Garibaldi dove sorge il Palazzo del Popolo con la caratteristica torretta dell’orologio.
Accedendo al cuore del borgo, si incontra Palazzo Marcolini dall’omonima famiglia di patrizi fanesi trasferitisi nel 1850. Si giunge poi al panoramico piazzale Marconi, chiamato anche “La Turchia” perché da qui si avvistavano le navi dei pirati saraceni, dove sorge il settecentesco Teatro del Trionfo. Realizzato nei locali di un antico frantoio, lo stabile è un contenitore culturale che ospita il progetto fotografico del Maestro Mario Dondero, quello dedicato al monaco-scultore Padre Stefano Pigini e quello sulla Banda Grossi.
Accanto alla storica-culturale, Cartoceto ha un’anima agroalimentare e vitivinicola che si muove tra vini DOCG, olio DOP, prodotti caseari (formaggi di fossa e caprini) e conserve; un’anima spirituale che lega il Santuario di S. Maria del Soccorso, la Pieve dei S. Pietro e Paolo e la Collegiata di S. Maria della Misericordia; un’anima naturalistica che, dipanandosi nelle campagne circostanti, arriva sin nelle viscere del borgo, nelle affascinanti grotte della Cartoceto sotterranea.
A circa 2 km dal capoluogo vi è il borgo di Ripalta, con il suo castello del XII secolo del quale rimangono i ruderi dell’antica torre. Proprio in questi luoghi veniva prodotto l’olio che poi, dal porto di Fano partiva per Venezia per essere utilizzato come combustibile per illuminare il Palazzo del Doge e Piazza San Marco.