Falerone sorge su una dolce collina a 432 m sul livello del mare, a metà strada tra il mare e i monti. Le sue origini sono antichissime e testimonianze storiche dicono che queste terre furono abitate fin dal I sec. A.C. dai Piceni. Ottaviano, nel 29 a.C., decise di costruire una piccola città capoluogo della centuriazione della media Valtenna dove stabilire una colonia dei suoi soldati veterani. Ben presto, la cittadella divenne un centro importante dotato di vari monumenti. Al periodo di splendore seguì un periodo di decadenza a opera dei Goti e dei Longobardi. Seguirono i Franchi e, dopo qualche anno di relativa tranquillità, furono quasi sicuramente i Saraceni a costringere gli abitanti ad abbandonare la cittadina in seguito a incendi e delitti. Gli scampati si rifugiarono sul colle e la vita comunitaria riprese vigore. Dall’anno Mille al Rinascimento, la storia di Falerone si identifica con quella dei vari Signori che la governarono e godette di possedimenti molto estesi. Sul finire del ‘700, Falerone conoscerà anche la dominazione dell’esercito francese e il passaggio delle truppe capitanate dal giovane generale De Lahoz e dal brigadiere generale Clemente Navarra. Vari monumenti narrano la sua storia. Oltre al teatro romano, l’anfiteatro, e altre testimonianze del periodo romano, il centro storico presenta: la chiesa di San Francesco, le loggette dei mercanti, la pinacoteca, il museo archeologico.