Imponenti sono le tracce del Sacro nel territorio di FIASTRA, a cominciare dalla Chiesa di SAN PAOLO, al Castello Magalotti, risalente all’anno 1000. LA MADONNA DEL SASSO BIANCO risalente al XV sec. La tradizione ne dice edificata una cappellina a ricordo della morte di un viandante diretto a Sarnano, sorpreso lì da una bufera di neve. Troviamo qui la GROTTA DEI FRATI, caverna di origine carsica posta a circa 600 m. di altezza, a picco sulle Gole del Fiastrone. Già luogo di preghiera dei Benedettini, dal ‘200 fu abitata dai Frati Clareni, dissidenti dell’ordine francescano, che vi costruirono una piccola chiesa, dedicata a S. Egidio, conosciuta già dal 1234, e successivamente detta “S. Maria Maddalena de Specu.”. La CHIESA DI SAN LORENZO sulle rive del Lago di Fiastra, eretta sulle rovine di un tempio pagano, tra i secoli XI e XII nasconde uno dei cicli pittorici più antichi delle Marche. SANTA MARIA IN RIO SACRO, chiesa romanica fondata dai Benedettini intorno all’anno Mille, con il nome di “S. Maria de Merigu”, è il luogo sacro dove i monaci si stabilirono nella valle del Fiastrone già prima del Mille, a circa 1000 m. di quota, qui costruirono l’antico monastero di S. Salvatore di Rio Sacro. L’Abbazia di S. Maria di Meriggio fortemente danneggiata dal sisma del 2016, possiede un altro gioiello di architettura romanica, la cripta, risalente al sec. IX. Ma è il SANTUARIO DEL BEATO UGOLINO che più richiama il Sacro del monachesimo e del francescanesimo.