Monte Vidon Combatte è situato su una collina, all’interno della media Val d’Aso, sul versante sinistro del fiume Aso.
Per la sua posizione strategica sul fiume Aso, è sempre stato oggetto di contese tra la giurisdizione di Fermo e quelle dell’abbazia di Farfa. Il paese, successivamente, seguì le vicende della città di Fermo, di cui divenne un produttivo possedimento agricolo.
Il paese conserva ancora buona parte del tracciato delle mura (XIV – XV secolo), che si aprono con una originale porta a doppia fornice del XV secolo, che immette nell’antico abitato. Il paese possiede un parco, denominato “della Rimembranza”, che consente ampie panoramiche dai Monti Sibillini fino al mare.
Fra le bellezze artistiche da ammirare c’è la chiesa sconsacrata di origine paleocristiana di San Procolo (inagibile dopo i terremoti del 2016) che conserva un ciclo di affreschi attribuiti, in parte, alla scuola dei monaci-pittori farfensi, sulla scia di Fra Marino Angeli, che a Monte Vidon Combatte dipinse il “Polittico di Collina” (sito attualmente nel Museo diocesano di Fermo) e la sua opera più famosa, la prima datata e firmata, denominata la “Madonna delle Rose” (sita attualmente nella Galleria Nazionale delle Marche di Urbino).
Inoltre è possibile visitare l’antico lavatoio nei pressi della Peschiera, laghetto di pesca utilizzato dai Marchesi Pelagallo, dove fa bella mostra di sé un leccio secolare.