Sassoferrato affonda le proprie radici nella storia, come testimoniano i resti dell’antica città romana di Sentinum, ora Parco Archeologico. La città vanta anche tesori d’arte e beni culturali frutto dell’intelligenza, della creatività e della genialità di uomini illustri. Personaggi come il giurista Bartolo, l’umanista Niccolò Perotti e il pittore Giovan Battista Salvi hanno dato lustro, con la loro sapienza e Lle loro opere, all’immagine di Sassoferrato nel mondo. I musei e le raccolte d’arte “raccontano” la storia, la capacità creativa e le tradizioni di una città fortemente ancorata alle radici e ai valori dell’entroterra marchigiano. Anche l’architettura mostra i segni di un nobile passato: la trecentesca Rocca Albornoz, che domina dall’alto il centro cittadino, le numerose chiese, gli edifici pubblici, gli angoli medievali della parte più antica del capoluogo, il Castello, “accompagnano” il visitatore in un suggestivo itinerario.
Serra Sant’Abbondio è posto sul versante sinistro dell’alta valle del Cesano, a ridosso del Monte Catria, a 536 m slm. Immerso nei verdeggianti boschi dell’Appennino Centrale, il territorio ricco di acqua e risorse naturali fu abitato sin dall’età del bronzo, come testimoniato dagli scavi archeologici con importanti rinvenimenti di epoca gallica e romana.La conformazione urbanistica del centro storico ricalca l’assetto dell’antico borgo medievale. Si conservano alcuni tratti delle antiche mura perimetrali e due delle quattro antiche porte d’accesso: la Porta Santa e la Porta di Macione.